stilo con stile

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martedì 1 luglio 2014

"Un pensiero intelligente". Autoscatto?!!! E’ il selfie, bellezza!!


E' sì, ma quale autoscatto?! Il selfie è tutta un’altra storia, dalla tecnologia alla differente vena artistica e psicologica che spinge l’intera "società mondo" a “farsi un selfie”.
Se l’autoscatto fa pensare al massimo ad una macchina digitale, ma anche molto alla pellicola e soprattutto al vero “autoscatto”, quello con il timer che immortalava famiglie intere durante compleanni, matrimoni e festeggiamenti di vario tipo con la macchina fotografica appoggiata in qualsiasi posto e maniera su scaffali, scatole traballanti e solo per i più attrezzati su di un cavalletto, il selfie invece ci rimanda direttamente allo smartphone: tecnologia sfrenata, una nuova tecnica di comunicazione a uso e consumo sempre condivisa sui social e al classico braccio che si allunga per scattare il selfie.


Insomma una mania che ha preso tutti. Non solo adolescenti ma fasce di età insospettabili. Nonni e nonne sono stati contagiati e...
non c'è classe sociale o professione che tenga. Ricchi e poveri, artisti e ingegneri tutti uniti sotto il segno del selfie.

Basti pensare anche al nostro Presidente del Consiglio Matteo Renzi che tra un'intervista e una fuga dai giornalisti, del selfie ne è grande protagonista o vittima, a voi la scelta, tanto che proprio fuori da Montecitorio una volta non sì è assolutamente scomposto nel sollecitare i reporter a fargli domande in fretta che "ragazzi via, ho dda ffare un selfie via", roba da brividi ma ormai è tutto valido su. Per non parlare di calciatori e rockstar più o meno affermati per cui il selfie ormai è fisiologico come ogni bisogno richiesto dalla natura dell'uomo.

Nel mondo dello spettacolo è doveroso citare il selfie degli "OSCAR" che ha fatto il giro del mondo con oltre 2 milioni di tweet. La conduttrice Ellen DeGeneres si è immortalata con calibri d'eccezione delle pellicole statunitensi: Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Brad Pitt, Angelina Jolie, Julia Roberts, Meryl Streep e Kevin Spacey tutti insieme e con un sorriso che avrebbe illuminato il Dolby Theatre di Los Angeles in pieno black out. Un selfie da "Oscar" che ha superato quello di Obama con la moglie Michelle in cui annunciava la sua rielezione che il 6 novembre 2012 aveva fatto registrare 800mila retweet.
 

Ma scendiamo le scale del jetset per arrivare a noi comuni mortali e all'uso comune del selfie per cui si è coniata una terminologia esatta per le differenti categorie. Il selfie si fa sulla metropolitana, sull'autobus, per strada, in palestra, a lavoro, in vacanza, in una lista interminabile di luoghi e sfondi che lasciano spazio all'iniziativa e alla fantasia di tutti i selfiesti. Dietro il sorriso di un selfie mostri antisociali che condividono le loro vite esclusivamente sui social?! forse una grande verità o una toppa completa?!! forse una via di mezzo molto democristiana come piace alla nostra penisola, isole comprese. Narcisismo e compiacimento sono alla base del selfie c'è poco da dire, ma niente moralismi o outout intellettualoidi, che male c'è a indossare una maschera e mostrarla al mondo oppure che problema c'è ad essere felice e renderne partecipe "l'amico dei social"?!!! Quindi? Sorridi e vai di selfie che lo strizzacervelli è dietro l'angolo, ma può ancora aspettare.


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