Il caldo, la pioggia,
un’afa umida e ristagnante. Un luglio così strano non si era mai visto, l’estate
che tarda ad arrivare, la stanchezza, la voglia di fuggire. Con tutto quello
che consegue, stress, apatia e una città cupa, ferma ad aspettare che qualcosa
cambi, che la pioggia smetta di cadere sulle strade, che finalmente torni il
sole anche nella sua anima. T. , iniziale del nome di fantasia per
salvaguardare la sua privacy già devastata da quanto è accaduto, “è sempre
stato un uomo calmo e sereno”, come lo descrive tutto il vicinato, nessuno si
sarebbe mai aspettato quel gesto tanto strano da parte sua, amante della vita e
di ogni essere della natura. Vive con F., altra iniziale di fantasia… ormai da
5 anni dopo essere stati fidanzati per più di 10 anni.
Un amore “unico, una
coppia che faceva invidia a Romeo e Giulietta, due ragazzi sempre innamorati”,
le testimonianze di amici e parenti sono limpide e piene di affetto ancora oggi
quasi a giustificare tanta violenza. Lui un ragazzo impegnato nel sociale, con
interessi verso l’ambiente e la natura, lei una ragazza con la vena artistica,
amante della danza e della pittura. Una storia perfetta, fino a quella maledetta
sera. T. e F. si trovavano nella loro casa di Roma, nella loro camera da letto.
Le testimonianze riportano alla cronaca “un silenzio particolare, non strano,
ma che alla luce dell’accaduto quantomeno irreale, nessun rumore sospetto, poi
le urla terrificanti quanto improvvise”. Erano le 4,00 di mattina quando i
vicini hanno sentito delle urla terrificanti, era l’epilogo di questa brutta
storia. I muri della stanza sono ancora macchiati di sangue, vengono i brividi
a entrarci. Tantissime macchioline rosse, come dei puntini, anche sulla testata
del letto. Evidentemente la storia andava avanti da parecchio tempo e quella
sera decretò solo l’ultimo atto. Sul pavimento una ciabatta intrisa di sangue,
qualche straccio e poco altro. T. non è per niente pentito e sempre più
innamorato di F. che ancora lo ringrazia. T. ha ucciso per amore e lo farebbe
ancora. Una vera e propria strage. In un mese T. ha ucciso più di mille zanzare
che non facevano più dormire la sua F. tra punture e ronzii nelle orecchie.
Naturalmente è una
storia inventata. T.utto F.into, come le iniziali dei due protagonisti:
T.&F.
“Storia di un uomo che ha ucciso per amore. Testimonianza di una strage”
è semplicemente un esperimento di comunicazione “giornalistico-informativa” per
valutare le possibili risposte e l’effetto
di un titolo ad “effetto” che “naviga sulla rete” su pubblico e lettori. L’iniziativa
nasce da una discussione tra comunicatori, navigatori e utenti della rete,
scioccati da come molte testate online facciano del sensazionalismo e del
gossip con titoli anche poco corrispondenti al testo che segue, scatenando una
vera e propria stortura informativa.
VI RINGRAZIO DI AVER PARTECIPATO ALL’ESPERIMENTO e
SE POSSIBILE VI INVITO a CONDIVIDERE ma SOPRATTUTTO a DIRE LA VOSTRA. GRAZIE
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