Su e giù, il pericoloso ballo della mascherina al ristorante
Il crollo dei
dogmi sul suo uso in barba alla sicurezza, qualcosa non torna.
Aessandro Danese
Aessandro Danese
Mascherine miste al piatto - Alessandro Danese |
Il momento più
delicato di questa pandemia, ormai la benedetta e famosa "Fase 2" prosegue
indomita a colpi di genio repentini e inaspettati con una strategia consolidata
dove la parola d'ordine sembra essere "contraddizione, paura e delirio allo stato
puro". Da oggi, ogni giorno cercherò di aggiornare questa riflessione
pubblica con le continue contraddizioni e colpi da maestro che molti dei nostri
decisori politici di tutto l'arco costituzionale e di ogni livello
istituzionale e territoriale ci regalano con scadenza ormai neanche giornaliera ma a ogni giro di lancetta
nelle stesse 24 ore. Per ora il ministro Boccia sembra l'ultimo reduce del Vietnam per cui
la guerra, a ragione, non e' ancora finita, e sappiamo che la guerra spesso non
finisce mai neanche quando lo si e' dichiarato. A oggi oltretutto ci ricordano che
"la guerra al Virus non e' finita, tutt'altro".
Qui la
riflessione "madre", il peccato originale della contraddizione su
mascherine, distanziamento fisico e riaperture. In calce gli aggiornamenti
sulle dichiarazioni dei nostri amministratori e sui colpi di scena e di teatro che
li vedono protagonisti.
"Oltre al
cocktail portate al tavolo le mascherine… la mascherina e il
distanziamento sono le uniche difese dal contagio" invitano, pregano e tuonano alcuni
sindaci appellandosi ai gestori (seguendo l'appello benevolo e ricco di buone
intenzioni del sindaco di Bari Decaro) !!! Cosa?! Questa è l'ultima
contraddizione della Fase 2 e il frutto del peccato originale che non fa per
nulla ridere anzi è preoccupante e fa cadere in un pianto disperato ogni
normodotato, ma forse bastano due neuroni per comprendere il nocciolo della
questione!!! Ora questa "benedetta e ancora oggi introvabile
mascherina", almeno a prezzi calmierati, i decisori politici con una mano
te la mettono e con l'altra te la tolgono. C'e' qualcosa che non torna!
Dal
presidente del Consiglio, che sino ad oggi ha gestito egregiamente una
situazione drammatica rendendola meno tragica, ai governatori fino ad arrivare
ai sindaci continuano anche con ordinanze ad invitare/obbligare i cittadini ad
indossare quella che ad oggi, in attesa del vaccino, insieme al
distanziamento fisico (quello sociale lo viviamo purtroppo nell'ordinarietà
anche stando “vicini vicini” e senza il bisogno di alcun metro per misurarlo)
rappresenta l'unica arma contro questo maledetto Virus! Ineccepibile, giusto,
sono d'accordo e felice per questo ne va della salute di tutti. Poi?! Poi,
aprono ristoranti, bar e locali, spesso anche luoghi chiusi, dove evidentemente
e fino a prova contraria per bere e mangiare si utilizza quella fessura sotto
al naso che si chiama bocca. Dunque, entrati in un luogo dove si beve e si
mangia, si necessita una volta al tavolo l'abbassamento della mascherina (che
va indossata invece per pagare e per andare in bagno) con un quantomeno strano
e discutibile protocollo Inail Iss, tra i “si potrà” e i “previlegiare” quando
sappiamo che servono obblighi e chiarezza, che ha oltretutto diminuito il
distanziamento tra le persone fino ad un metro.
Ecco, la mela è morsa
segnando il nuovo peccato originale ai tempi del Coronavirus: cadono i dogmi
degli scienziati sul distanziamento e l'uso della mascherina, si alzano quelli
economici da seguire in barba alla sicurezza e sulla pelle di chi non ha
possibilità di scelta e deve lavorare. Da quello
che emerge in questi giorni infatti molti ristoranti di lusso restano chiusi e
ad aprire spesso sono coloro che non possono permettersi di restare chiusi.
In ogni caso mi chiedo: il Virus è talmente gentile che ci aspetta fuori
dalla porta del ristorante? Ci fa stare sereni senza protezione il tempo
necessario di sorseggiare un buon vino, una birra e di mangiare una pizza o
un'ottima Gricia e poi ritorna alla carica?! Credo di no, lo dimostrano studi e
ricerche sui contagi in tutto il mondo, ovviamente, che vedono i luoghi di
incontro ad alto rischio, figuriamoci senza mascherina. Ora, dopo aver
strattonato il governo premendo per le riaperture, molti sindaci e governatori
se la fanno nelle mutande per paura di una ricaduta eppure hanno voluto
strillare al mondo "apriamo tutto quello che c'e' da aprire"?! Fanno
bene, perché la battaglia al Virus non sembra finita e perché se qualcosa va
storto insieme alle federazioni di settore, come Fipe, che hanno spinto senza
pensare concretamente alle difficoltà di molti addetti alla ristorazione
saranno i primi responsabili di un ritorno alla cosiddetta normalità in modo
scellerato.
Nel momento più delicato la parola d'ordine della Fase 2 è
"contraddizione, paura e delirio allo stato puro". Dunque "il su
e giù della mascherina” oltre ad essere una clamorosa contraddizione, insieme
al “fuggi fuggi” dalle responsabilità a colpi di appelli per farla indossare
quando invece si sta riaprendo tutto, è una danza pericolosa che se qualcosa va
storto rischia di farci fare un salto mortale all'indietro devastante. E
semi-citando il governatore De Luca, come mai avrei pensato di poter fare
soddisfatto e a ragione, siamo proprio "scemi o troppo buoni"?!
Ribadisco, la
prima stranezza delle riaperture e dei protocolli e quindi se vogliamo "il
peccato originale" e' la doppia valenza dell'uso delle mascherine: l'uso
obbligatorio in luoghi pubblici (anche se vai a comprare una camicia) e
consigliata all'aperto in caso di "affollamento" quando poi aprendo
luoghi dove si mangia e si beve (evidentemente dove si sta senza) si legittima
la possibilità di non usarla. Cadono i dogmi di sicurezza sbandierati sino ad
oggi sulla pelle dei lavoratori. Con questo virus il rischio non e' mai zero
soprattutto se si lavora con clienti che per mangiare non la indossano. I
protocolli Inail Iss sono molto "leggeri" tra i si "potra'
misurare la temperatura" e i "privilegiare le prenotazioni"
quando invece servono misure chiare e obblighi. Purtroppo se sul
protocollo si scrive "distanza di 1 metro e mezzo, fino ad un metro"
il ristoratore che deve recuperare va direttamente sul metro. A mio giudizio
sulla salute non sono ammessi "rischi calcolati" (Conte nella
conferenza stampa sulla Fase 2 afferma che le riaperture sono "un rischio calcolato") e poi sulla pelle di chi?!
Non serve
uno scienziato. Vogliamo tutti lavorare ma in sicurezza come fanno le aziende
che invitate a proseguire il tele lavoro tengono a casa i propri dipendenti.
Insomma se il virus ancora circola (come dicono) aprire luoghi dove per
mangiare, evidentemente si sta senza mascherine e' un grande rischio. Dovevano
sostenere chi fatica ad aprire con queste misure (che comunque sono anche
allentate) magari eseguendo un censimento sulla logistica dei locali fatto sui territori dalle
Asl (ci sono stati tre mesi per programmare il momento delle
riaperture), cosa che poteva invitare a fare anche la Fipe assicurandosi
aperture dove possibile in modo sicuro e conveniente (o almeno ammortizzando le spese) e dove non possibile pretendere aiuti concreti.
Toti e Bucci in
Liguria al Buffet quando questo e' vietato in tutti i protocolli regionali che
hanno recepito le linee guida Inail Iss. https://www.ansa.it/liguria/notizie/2020/05/20/a-genova-buffet-con-amministratori-la-denuncia-del-pd_fd275f80-a1c2-4d7c-84d9-4370c1339b14.html
Nicola
Zingaretti.
Uscite di casa,
ma indossate le mascherine. Soprattutto in questi primi giorni usate le
mascherine". Così il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, nel
corso di una conferenza stampa. Zingaretti ha aggiunto che dai dati emerge che
"i nuovi cluster di contagio sono gli ambiti di relazione negli
appartamenti e con gli amici". "Mi auguro - ha detto - che la
mascherina, oltre che un presidio di sicurezza diventi la moda dell'estate.
Questo strumento deve diventare per chi le porte come una cravatta, un
braccialetto, una collanina, un piercing. Finché non si trova un vaccino
bisogna usare le mascherine". https://www.ansa.it/lazio/notizie/2020/05/20/zingarettiuscire-da-casa-con-mascherina_30a777e1-b8f0-41f5-b301-8b9f7a285d19.html
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