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giovedì 21 maggio 2020

Su e giù, il pericoloso ballo della mascherina al ristorante



Su e giù, il pericoloso ballo della mascherina al ristorante 
Il crollo dei dogmi sul suo uso in barba alla sicurezza, qualcosa non torna.
Aessandro Danese 


Mascherine miste al piatto - Alessandro Danese
Il momento più delicato di questa pandemia, ormai la benedetta e famosa "Fase 2" prosegue indomita a colpi di genio repentini e inaspettati con una strategia consolidata dove la parola d'ordine sembra essere "contraddizione, paura e delirio allo stato puro". Da oggi, ogni giorno cercherò di aggiornare questa riflessione pubblica con le continue contraddizioni e colpi da maestro che molti dei nostri decisori politici di tutto l'arco costituzionale e di ogni livello istituzionale e territoriale ci regalano con scadenza ormai neanche giornaliera ma a ogni giro di lancetta nelle stesse 24 ore. Per ora il ministro Boccia sembra l'ultimo reduce del Vietnam per cui la guerra, a ragione, non e' ancora finita, e sappiamo che la guerra spesso non finisce mai neanche quando lo si e' dichiarato. A oggi oltretutto ci ricordano che "la guerra al Virus non e' finita, tutt'altro".



Qui la riflessione "madre", il peccato originale della contraddizione su mascherine, distanziamento fisico e riaperture. In calce gli aggiornamenti sulle dichiarazioni dei nostri amministratori e sui colpi di scena e di teatro che li vedono protagonisti. 

"Oltre al cocktail portate al tavolo le mascherine… la mascherina e il distanziamento sono le uniche difese dal contagio" invitano, pregano e tuonano alcuni sindaci appellandosi ai gestori (seguendo l'appello benevolo e ricco di buone intenzioni del sindaco di Bari Decaro) !!! Cosa?! Questa è l'ultima contraddizione della Fase 2 e il frutto del peccato originale che non fa per nulla ridere anzi è preoccupante e fa cadere in un pianto disperato ogni normodotato, ma forse bastano due neuroni per comprendere il nocciolo della questione!!! Ora questa "benedetta e ancora oggi introvabile mascherina", almeno a prezzi calmierati, i decisori politici con una mano te la mettono e con l'altra te la tolgono. C'e' qualcosa che non torna! 


Dal presidente del Consiglio, che sino ad oggi ha gestito egregiamente una situazione drammatica rendendola meno tragica, ai governatori fino ad arrivare ai sindaci continuano anche con ordinanze ad invitare/obbligare i cittadini ad indossare quella che ad oggi, in attesa del vaccino,  insieme al distanziamento fisico (quello sociale lo viviamo purtroppo nell'ordinarietà anche stando “vicini vicini” e senza il bisogno di alcun metro per misurarlo) rappresenta l'unica arma contro questo maledetto Virus! Ineccepibile, giusto, sono d'accordo e felice per questo ne va della salute di tutti. Poi?! Poi, aprono ristoranti, bar e locali, spesso anche luoghi chiusi, dove evidentemente e fino a prova contraria per bere e mangiare si utilizza quella fessura sotto al naso che si chiama bocca. Dunque, entrati in un luogo dove si beve e si mangia, si necessita una volta al tavolo l'abbassamento della mascherina (che va indossata invece per pagare e per andare in bagno) con un quantomeno strano e discutibile protocollo Inail Iss, tra i “si potrà” e i “previlegiare” quando sappiamo che servono obblighi e chiarezza, che ha oltretutto diminuito il distanziamento tra le persone fino ad un metro.
Ecco, la mela è morsa segnando il nuovo peccato originale ai tempi del Coronavirus: cadono i dogmi degli scienziati sul distanziamento e l'uso della mascherina, si alzano quelli economici da seguire in barba alla sicurezza e sulla pelle di chi non ha possibilità di scelta e deve lavorare. Da quello che emerge in questi giorni infatti molti ristoranti di lusso restano chiusi e ad aprire spesso sono coloro che non possono permettersi di restare chiusi.  In ogni caso mi chiedo: il Virus è talmente gentile che ci aspetta fuori dalla porta del ristorante? Ci fa stare sereni senza protezione il tempo necessario di sorseggiare un buon vino, una birra e di mangiare una pizza o un'ottima Gricia e poi ritorna alla carica?! Credo di no, lo dimostrano studi e ricerche sui contagi in tutto il mondo, ovviamente, che vedono i luoghi di incontro ad alto rischio, figuriamoci senza mascherina. Ora, dopo aver strattonato il governo premendo per le riaperture, molti sindaci e governatori se la fanno nelle mutande per paura di una ricaduta eppure hanno voluto strillare al mondo "apriamo tutto quello che c'e' da aprire"?! Fanno bene, perché la battaglia al Virus non sembra finita e perché se qualcosa va storto insieme alle federazioni di settore, come Fipe, che hanno spinto senza pensare concretamente alle difficoltà di molti addetti alla ristorazione saranno i primi responsabili di un ritorno alla cosiddetta normalità in modo scellerato. 
Nel momento più delicato la parola d'ordine della Fase 2 è "contraddizione, paura e delirio allo stato puro". Dunque "il su e giù della mascherina” oltre ad essere una clamorosa contraddizione, insieme al “fuggi fuggi” dalle responsabilità a colpi di appelli per farla indossare quando invece si sta riaprendo tutto, è una danza pericolosa che se qualcosa va storto rischia di farci fare un salto mortale all'indietro devastante. E semi-citando il governatore De Luca, come mai avrei pensato di poter fare soddisfatto e a ragione, siamo proprio "scemi o troppo buoni"?!  

Ribadisco, la prima stranezza delle riaperture e dei protocolli e quindi se vogliamo "il peccato originale" e' la doppia valenza dell'uso delle mascherine: l'uso obbligatorio in luoghi pubblici (anche se vai a comprare una camicia) e consigliata all'aperto in caso di "affollamento" quando poi aprendo luoghi dove si mangia e si beve (evidentemente dove si sta senza) si legittima la possibilità di non usarla. Cadono i dogmi di sicurezza sbandierati sino ad oggi sulla pelle dei lavoratori. Con questo virus il rischio non e' mai zero soprattutto se si lavora con clienti che per mangiare non la indossano. I protocolli Inail Iss sono molto "leggeri" tra i si "potra' misurare la temperatura" e i "privilegiare le prenotazioni" quando invece servono misure chiare e obblighi. Purtroppo se sul protocollo si scrive "distanza di 1 metro e mezzo, fino ad un metro" il ristoratore che deve recuperare va direttamente sul metro. A mio giudizio sulla salute non sono ammessi "rischi calcolati" (Conte nella conferenza stampa sulla Fase 2 afferma che le riaperture sono "un rischio calcolato") e poi sulla pelle di chi?!

Non serve uno scienziato. Vogliamo tutti lavorare ma in sicurezza come fanno le aziende che invitate a proseguire il tele lavoro tengono a casa i propri dipendenti. Insomma se il virus ancora circola (come dicono) aprire luoghi dove per mangiare, evidentemente si sta senza mascherine e' un grande rischio. Dovevano sostenere chi fatica ad aprire con queste misure (che comunque sono anche allentate) magari eseguendo un censimento sulla logistica dei locali fatto sui territori dalle Asl (ci sono stati tre mesi per programmare il momento delle riaperture), cosa che poteva invitare a fare anche la Fipe assicurandosi aperture dove possibile in modo sicuro e conveniente (o almeno ammortizzando le spese) e dove non possibile pretendere aiuti concreti.

Toti e Bucci in Liguria al Buffet quando questo e' vietato in tutti i protocolli regionali che hanno recepito le linee guida Inail Iss. https://www.ansa.it/liguria/notizie/2020/05/20/a-genova-buffet-con-amministratori-la-denuncia-del-pd_fd275f80-a1c2-4d7c-84d9-4370c1339b14.html

Nicola Zingaretti.
Uscite di casa, ma indossate le mascherine. Soprattutto in questi primi giorni usate le mascherine". Così il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, nel corso di una conferenza stampa. Zingaretti ha aggiunto che dai dati emerge che "i nuovi cluster di contagio sono gli ambiti di relazione negli appartamenti e con gli amici". "Mi auguro - ha detto - che la mascherina, oltre che un presidio di sicurezza diventi la moda dell'estate. Questo strumento deve diventare per chi le porte come una cravatta, un braccialetto, una collanina, un piercing. Finché non si trova un vaccino bisogna usare le mascherine". https://www.ansa.it/lazio/notizie/2020/05/20/zingarettiuscire-da-casa-con-mascherina_30a777e1-b8f0-41f5-b301-8b9f7a285d19.html

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