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mercoledì 22 luglio 2015

RedBull Foiling Generation. Ecco i piccoli tori volanti

Adrenalina a mille, agonismo, emozioni a non finire, e soprattutto vela, quella che ti fa sognare, anzi volare. A Malcesine sul Lago di Garda, i padroni di casa, Matteo Pilati (18 anni, timoniere) e Francesco Rubagotti (20 anni, prodiere) hanno vinto la tappa italiana del Red Bull Foiling Generation.
                                                                                                                                                          
P.Lanfrancotti - MarinePartners

Malcesine, Lago di Garda - Coraggio, preparazione e tanta forza fisica. I piccoli tori volanti della vela italiana crescono e lo fanno navigando, naturalmente bordo dopo bordo e ormai anche volando; sì proprio così, volando e sfrecciando a 30 nodi sospesi sull'acqua. Certo chi ha vinto si è qualificato per le finali del 2016 con grandissima soddisfazione, ma grande merito va anche a tutti gli altri che dopo una sana delusione per una sconfitta che brucia e che deve bruciare, non vedono l'ora di risalire a bordo di questi catamarani ‘stellari' per allenarsi e riprovarci ancora; ecco, è questa, forse, la vittoria più grande del Red Bull Foiling Generation: aver trasmesso ai “giovanissimi velisti” la voglia di non smettere mai di inseguire un sogno e di rilanciare la sfida, sempre. anche su repubblica.it  e saily.it
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E così in coro i due vincitori della tappa italiana, dopo l'ultima regata disputata con vento teso (15 nodi), che li ha visti prevalere sugli avversari anche grazie ad uno spettacolare ingaggio in boa tra i primi ed i secondi che gli ha aperto la strada verso la vittoria, confermano a fine gara l'emozione unica vissuta in questi giorni: ”Un'esperienza spettacolare” commentano Matteo, da Brenzone (Verona), portacolori della Fraglia Vela Malcesine e Francesco, da Chiari (Brescia), socio della Fraglia Vela Desenzano,appena scesi dal gradino più alto del podio. “Una bellissima competizione, un bel clima, - ribadisce Francesco - è stata dura, in finale sono stati tutti bravissimi, per questo siamo felicissimi di aver vinto”.
Matteo che tutti descrivono come ‘un esuberante piccolo genio' della vela gardesana, una vera e propria stella della ‘Fraglia di Malcesine', non sta nella pelle: “Sono felice - racconta sorridendo – non è stata una vittoria facile e siamo consapevoli di essere stati sempre in discussione. Il livello tecnico dei nostri avversari, infatti, era molto alto – ha ribadito il giovane talento-  e ogni piccolo errore si pagava caro sia in termini di velocità della barca che di posizione. Continueremo ad allenarci duramente per il prossimo appuntamento della finale mondiale che si disputerà nel 2016, dove avremo l'onore di rappresentare il nostro Paese".

Al secondo posto sono arrivati i toscani, Ettore Botticini, 19 anni, campione del mondo nella classe Vaurien nel 2014 e il prodiere Simone Busonero, 18 anni (Compagnia della Vela Grosseto). Classificati al terzo posto, la delusione sui volti di Gianluigi Ugolini, 16 anni e Giulio Zizzari, 18 anni (Compagnia della Vela Roma) è praticamente impossibile da nascondere. I due giovanissimi atleti romani in testa nella regata finale, sono stati protagonisti in boa, al giro di poppa, di uno spettacolare quanto sfortunato ingaggio che li ha tagliati fuori dalla vittoria finale: ”Siamo amareggiati per come è andata – spiega a caldo Gianluigi, il più piccolo dei partecipanti- avevamo fatto una buona partenza, bene anche in bolina e mantenuto il vantaggio nel lasco, ma poi l'equipaggio che sopraggiungeva ha forzato l'ingresso in boa, cosa che non doveva fare, ci è venuto addosso e ci siamo incastrati; qualora si rifacesse l'evento anche l'anno prossimo, torneremo più agguerriti che mai”.

Dunque Red Bull, il marchio dei due tori rossi, mai come in questa occasione le ali le ha messe veramente, alle imbarcazioni, con la tecnologia del foil sui catamarani Flying Phantom e a tutti i ragazzi che hanno partecipato, entusiasti di aver navigato volando a più di un metro dalla superficie dell'acqua; uno spettacolo vederli alzarsi sull'acqua e uno spettacolo incredibile guardare i loro volti sorridere e i loro occhi brillare quando a terra raccontano l'emozione del volo.
Ne è straconvinto anche il giudice di regata Tito Morosetti che dopo averli bacchettati per qualche eccesso di agonismo, non ha dubbi:” vedere i sorrisi che compaiono sulla loro faccia quando iniziano a volare è qualcosa di meraviglioso”. Sensazioni speciali anche per l'unica ragazza tra i 15 equipaggi presenti a Malcesine, la prodiera Bianca Guardigli (18 anni) che con un sorriso solare ribadisce “che certo è faticoso, ma è qualcosa di incredibile, quando vedi che la barca si alza e stai a più di un metro sull'acqua, sembra proprio di volare”.
E anche per tutti gli altri giovanissimi velisti, grazie al Red Bull Foiling Generation ospitato dalla Fraglia Vela Malcesine, quelle vissute sono state “sensazioni mai provate prima, uniche, meravigliose” che sicuramente hanno lasciato ricordi ed esperienza da riportare a casa in attesa della prossima sfida.


La Regata, il foil e il circuito Red Bull Foling Generation

Sono stati tre giorni di regate durissime dove i giovani velisti dai 16 ai 20 anni si sono dati battaglia sul meraviglioso lago di Garda accompagnati da due mostri sacri della vela, gli austriaciRoman Hagara e Hans Peter Steinacher: campioni olimpici nella classe Tornado nel 2000 a Sydney in Australia e nel 2004 ad Atene in Grecia, in veste di direttori sportivi del circuito, li hanno allenati, coccolati e strigliati al punto giusto, come necessario, quasi doveroso per la buona crescita di giovani talenti che scalpitano e vogliono emergere.
E proprio Hans Peter Steinacher alla fine dell'evento oltre a ringraziare Malcesine per la grande ospitalità e tutto lo staff Red Bull per la grande efficienza ha sottolineato che “i giovani velisti con i quali abbiamo lavorato in questi giorni, associano grandi capacità tecniche alla tipica esuberanza italiana. In alcune occasioni li abbiamo aiutati a gestire queste loro caratteristiche e sono sicuro che questa esperienza li avrà aiutati a crescere molto, sia dal punto di vista tecnico che umano”.
Al via in ogni gara si sono affrontate quattro barche, ognuna distinta da un colore: rosso, giallo, blu o grigio: le prime due squadre al traguardo si sono automaticamente qualificate al turno successivo, le due perdenti si sono giocate una seconda possibilità con un turno di ripescaggio. Il Flying Phantom, il catamarano utilizzato, misura, 5.5 m di lunghezza e 3 metri di larghezza, è dotato di una deriva a forma di J, chiamata foil, che permette alla imbarcazione di sollevarsi sull'acqua, e può raggiungere una velocità massima di 35 nodi (70 km/h).

In attesa della finale mondiale prevista per il prossimo anno, date e location sono da definire, alla quale parteciperanno equipaggi in rappresentanza di sette nazioni (Giappone, Gran Bretagna, Italia, Svezia, Danimarca, Russia e Francia), il circuito Red Bull Foiling Generation continua. Dopo la prima assoluta disputata a Wakayama in Giappone dal 17 al 19 aprile scorsi, la seconda tappa di Weymouth in Gran Bretagna dal 26 al 28 giugno e la terza tappa italiana di Malcesine appena conclusa (10-12 luglio), sarà il turno dei giovanissimi atleti svedesi che dal 7 al 9 agosto a Malmöse la giocheranno per “volare” in finale. Seguiranno dal 4 al 6 settembre, Aarhus in Danimarca; dal 25 al 27 settembre, San Pietroburgo in Russia; in fine dal 19 al 21 ottobre l'ultima qualifica si disputerà in Francia.

Così, l'avventura “volante” continua in giro per il Mondo, ma certo in questi giorni a Malcesine senza alcun dubbio, tra regate mozzafiato ed emozioni straordinarie, il Red Bull Foiling Generation è stato uno spettacolo nello spettacolo anche grazie alla sublime cornice del Lago di Garda, regalando ai piccoli velisti azzurri e a
tutti i presenti “sensazioni speciali e indimenticabili”. Dunque se la passione per la vela e per il mare sono ‘imprescindibili', per quella che potrebbe diventare la “Generazione J” (J come la forma del foil) la parola d'ordine è “volare e soprattutto non smettere mai di sognare”; perché quando il foil scende in acqua e la barca inizia a salire, lo spettacolo ha inizio, le emozioni sono incontrollabili e i piccoli tori volanti sfrecciano finalmente liberi, sospesi, tra l'acqua e il cielo.

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